MANIFESTO DI ARTINSIEME
l’arte educativa multidisciplinare
Artinsieme è un progetto pedagogico, trasversale tra le varie forme d’Arte e i Saperi tradizionali
(qui considerati tutti Arti), che si propone all’attenzione come modello di fare scuola, attraverso
l’Arte di insegnare.
Artinsieme non fa distinzione tra Arti e Saperi ma li considera tutti sullo stesso piano; un po’ come
facevano gli antichi quando classificavano i settori del Sapere in Arti del trivio e del quadrivio. Per
Artinsieme le Arti e i Saperi scientifico/disciplinari sono tutte Arti, perché il Sapere è Uno.
Essa si ispira pedagogicamente alle teorie di Edgar Morin, filosofo e sociologo francese, ne “La
testa ben fatta”.
Nella consapevolezza che l’Arte è prima di tutto un parto di libertà creativa nel rispetto della logica,
Artinsieme non deve essere legata a schemi (consolidati e dinosaurici); schemi che fanno parte del
passato, che costituiscono un impedimento alla sperimentazione, alla ricerca e allo sviluppo e che
tendono, spesso, a chiudere la mente invece che ad aprirla.
Nell’ottica di Artinsieme tutte le Arti sono collegate tra loro attraverso la logica e si richiamano tra
loro.
Nella consapevolezza che la maturità di un individuo umano è direttamente proporzionale alla sua
capacità di collegare le cose, in Artinsieme la conoscenza non si esaurisce in una singola Arte ma si
sviluppa passando da un’Arte all’altra (ad esempio dalla musica alla pittura alla poesia al cinema al
teatro, dalla storia alla biologia alla sociologia alla psicologia alla filosofia all’economia, dalla
matematica alle scienze alla lingua, ecc), altre volte un’Arte rafforza, potenziandola ed
arricchendola, l’idea già espressa da un’altra Arte.
In un flusso continuo di Sapere che, attraverso la multidisciplinarietà e nell’ottica della Teoria delle
Intelligenze multiple di Howard Gardner, facilita gli apprendimenti e la conoscenza e favorisce la
formazione di un pensiero flessibile e complesso, sia divergente che convergente (così come
teorizzato da J. P. Guilford), ossia un pensiero Artinsieme, predisposto contemporaneamente alla
logica matematica/scientifica, alla creatività/espressività/interpretazione, alla programmazione e
all’improvvisazione, al metodo induttivo, deduttivo e astrattivo, alla percezione, agli schemi
preesistenti e alla libertà dagli stessi per formarne dei nuovi più efficaci. Il pensiero è Uno e i
problemi sono più facilmente risolvibili e le soluzioni più affidabili se li si guarda da più punti di
vista, con una più ampia gamma di conoscenze e con più sistemi.
Pur mantenendo ciascuna Arte la propria natura (nessuna di Esse viene violentata…) tuttavia in
Artinsieme nessuna Arte può fare a meno dell’altra.
Artinsieme deve essere libera di essere libera, non deve scendere a compromessi che ne
modifichino l’essenza, ossia che le facciano perdere la libertà di essere quello che è.
L’idea viene dalla struttura e dal funzionamento del cervello. Esso è formato da due emisferi
celebrali tra loro collegati e non separati. Vi sono una molteplicità quasi incalcolabile di neuroni,
tra loro collegati attraverso filamenti che consentono lo scambio di informazioni reciproche.
Quando i neuroni vengono stimolati si formano i collegamenti tra essi, quando non vengono
stimolati i collegamenti si spezzano. Maggiori sono i collegamenti tra i neuroni ed i neuroni
attivati, maggiore è l’intelligenza.
Dal punto di vista pedagogico pratico, per facilitare lo sviluppo di questo modo di pensare
(necessario nel mondo della globalizzazione) un opera, uno spettacolo o un qualsiasi lavoro
Artinsieme deve:
CONCEPIRE L’Arte prima di tutto come strumento di conoscenza (non c’è niente di più emozionante che conoscere e capire le cose…);
COLLEGARE le Arti e i Saperi tradizionali, con e per mezzo della logica, in una struttura d’insieme organica, che risulti essere bella (come l’Arte dovrebbe essere sempre), e che faccia della propria forza la forza di tante Arti che vanno sinergicamente nella stessa direzione.
INTERESSARE più gente possibile all’Arte e la Cultura, in modo che ognuno, secondo la propria sensibilità, possa essere affascinato da un aspetto particolare, magari non riuscendo a comprenderne altri ma, nel contempo e comunque, avvicinandosi ad essi.
EDUCARE e avere primariamente finalità benefiche e non economiche, perché l’Arte, quando serve a fare del BENE, è ancora più bella…
FORMARE gli uomini al rispetto cosciente di tutte le regole comunemente accettate dalla comunità di appartenenza; alla libertà di parola e di espressione e alla libertà dell’Arte necessaria per la messa in discussione civile delle regole stesse al fine di trovarne di migliori; ad un sentimento di appartenenza che si faccia via via sempre più grande favorendo l’inclusione e l’integrazione al posto dell’intolleranza e del razzismo.
Fabrizio Fiordiponti
THE MANIFESTO OF ARTINSIEME
The Art of Educating
Artinsieme is a pedagogic project, which crosses different forms of the traditional Art and Knowledge (here they are all considered as Arts). It is intended as a model to make school by means of the Art of Teaching.
Artinsieme makes no difference between the Art and the Knowledge, but it considers them all on the same level; just as how the ancients did when they classified the fields of Knowledge in Arts of trivium and Arts of quadrivium. For Artinsieme, the Arts and the scientific/disciplinary Knowledge are all Arts, because the Knowledge is One.
It draws its pedagogic inspiration from the theories expressed in “The well-done head” by the French philosopher and sociologist Edgar Morin.
As it is aware of the Art being first of all a labour of creative freedom with due respect to the logic, Artinsieme must not be bound to (consolidated and dinosauric) fixed patterns. These fixed patterns belong to the past, and they make up an hindrance to the experimentation, the research and the development, and they are often inclined to close the mind instead of open it.
In Artinsieme’s point of view every Art is linked to the others through the logic, and all of them refer to each other.
As we are aware that the maturity of any human individual is directly proportional to his/her capability of linking things, in Artinsieme the knowledge doesn’t run dry in a single Art, but it develops by changing from one Art to another (for example, from music to painting, poetry, cinema, theatre, from history to biology, sociology, psychology, philosophy, economics, from mathematics to sciences, languages, and so on). At other times, one Art strengthens the idea already expressed by another Art, by means of developing and enriching it.
Everything happens in a continuous flow of the Knowledge, that, through multidisciplinarity, and from the point of view of the Theory of Multiple Brains by Howard Gardner, makes learning and knowledge easier. It also supports the forming of a flexible and complex thought, either a diverging or a converging thought (as it was theorized by J.P.Guilford), namely an Artinsieme thought, which is at the same time predisposed to the mathematical / scientific logic, to the creativity / expressiveness / interpretation, to the planning and the improvisation, to the inductive, deductive, and abstractive method, to the perception, to the pre-existing schemes, to the freedom from the same schemes in order to create new and more effective ones. The thought is One, so the problems are easier to solve and the solutions are more reliable, if we can look at them from different points of view, with a wider range of knowledge and with several systems.
Even though each Art maintains its own nature (none of Them is raped …), nevertheless in Artinsieme any Art can’t do without the other.
Artinsieme must be free to be free, it must not stoop to compromises, that could change its essence, namely that they could make it lose its freedom of being what it is.
The idea comes from the structure and working of brain. It is composed of two cerebral hemispheres, that are connected between them and not divided.
There is a nearly incalculable multiplicity of neurons, that are connected between them by means of filaments, which allow the mutual exchange of information. When neurons are stimulated, links between them are formed.
When they are not stimulated, links break. The more the links between neurons and activated neurons are, the more the intelligence is.
Our mind is guided by our will, which is a kind of guiding unit. There is the mind of a single individual, which is guided by the will of the single individual, and, on different levels, there are systemic minds, that should have to be guided by the will of intelligent and sensitive people – these people should have chosen to guide and they have to be prepared to do it – or by the will of a group of intelligent and sensitive people, who should have chosen to guide and be prepared to do it. So that systemic minds, on different levels, should be a guide towards their neighbour in turn, they always have to respect their neighbour’s will and freedom, and they also have to educate and train – by means of as scientific methods as possible, which are always in progress for a continuous improving – when the others’ will expresses against its neighbour and to its detriment. Since we are in progress, history teaches us that, in progress, more intelligent men and women are born during the time. For this reason, a system, which is based on deserts, should make come out the intelligence and the sensitivity, to the only advantage of the neighbour and the system itself.
From a practical pedagogical point of view, in order to help the development of this way of thinking of (which is necessary in this world of globalization) a work, a performance, or any work, Artinsieme has to:
– CONCEIVE THE ART first of all as an instrument of knowledge (there’s nothing more exciting than knowing and understanding things …);
– LINK the ARTS and the traditional Knowledge, with and by means of the logic, in an organic overall structure, which turns out beautiful (as Art should always be), and that makes its own strength the strength of many Arts going in a synergetic way in the same direction .
– AROUSE as much interest of people as possible to the Art and the Culture, so that each person, according to his/her own sensitivity, could be charmed with a particular aspect, perhaps he/she couldn’t understand other aspects, but meanwhile and however he/she could get nearer to them.
– EDUCATE and have mainly charitable, not economic purposes, because the Art, when it is used to do GOOD, is even more beautiful …
– TRAIN men to the conscious respect for all the rules commonly agreed from their belonging community; to the freedom of speech and expression; to the freedom of the necessary Science and Art for a civil discussion of the rules themselves in order to find better ones; to a feeling of belonging which could become more and more important, supporting the inclusion and the integration instead of intolerance and racism.
Fabrizio Fiordiponti
Traduzione a cura di Laura Bondi